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Imprenditore Ittico

L’imprenditore ittico è quella persona fisica o giuridica che esercita un’attività diretta alla cattura o alla raccolta di organismi acquatici in ambienti marini, salmastri e dolci nonché le attività a questa connesse, ivi compresa l’attuazione degli interventi di gestione attiva, finalizzati alla valorizzazione produttiva ed all’uso sostenibile degli ecosistemi acquatici, ai sensi del decreto legislativo n.154/2004.

L’imprenditore ittico che esercita la pesca professionale deve tener conto delle norme per l’esercizio della pesca, la tutela, la protezione e l’incremento della fauna ittica in tutte le acque interne della regione Campania ai sensi della legge regionale n. 17 del 23 novembre 2013.

Il pescatore professionale è tenuto a rispettare anche la legge regionale 23 dicembre 2014, n. 22.  che disciplina della pesca marittima e dell’acquicoltura.

Tutela Ambiente

Al fine di tutelare le risorse biologiche il cui ambiente abituale o naturale di vita sono le acque marine, , è vietato:

 

 a) pescare, detenere, trasbordare, sbarcare, trasportare e commercializzare le specie di cui sia vietata   la cattura in qualunque stadio di crescita, in violazione della normativa vigente;

 

b) danneggiare le risorse biologiche delle acque marine con l'uso di materie esplodenti, dell'energia elettrica o di sostanze tossiche atte ad intorpidire, stordire o uccidere i pesci e gli altri organismi acquatici;

 

c) sottrarre o asportare gli organismi acquatici oggetto dell'altrui attività di pesca, esercitata mediante attrezzi o strumenti fissi o mobili, sia quando il fatto si commetta con azione diretta su tali attrezzi o strumenti, sia esercitando la pesca con violazione delle distanze di rispetto stabilite dalla normativa vigente;

 

d) sottrarre od asportare gli organismi acquatici che si trovano in spazi acquei sottratti al libero uso e riservati agli stabilimenti di pesca e di acquacoltura e comunque detenere, trasportare e fare commercio dei detti organismi.

Violazioni e sanzioni

Chiunque violi i seguenti punti accennati ci sono diverse sanzioni tra cui la confisca degli attrezzi, degli strumenti e degli apparecchi usati o detenuti, in contrasto con le pertinenti normative europea e nazionale. Gli attrezzi confiscati non consentiti, non autorizzati o non conformi alla normativa vigente sono distrutti e le spese relative alla custodia e demolizione sono poste a carico del contravventore oppure c’è l'obbligo di rimettere in pristino le zone in cui sono stati collocati apparecchi fissi o mobili.

E' istituito il sistema di punti per infrazioni gravi dove la commissione da‘ sempre luogo all'assegnazione di un numero di punti alla licenza di pesca. Con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali sono individuati modalità, termini e procedure per l'applicazione del sistema di punti di cui al presente articolo, ferma restando la competenza della Direzione generale della pesca marittima e dell'acquacoltura del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali in ordine alla revoca della licenza di pesca. Il sistema di punti per infrazioni gravi si applica anche all'autorizzazione per l'esercizio della pesca subacquea professionale, secondo modalità, termini e procedure da individuare con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali»

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