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Il mare, studiato dai geografi, dagli oceanografi, dagli ambientalisti, dai geologi, oltre che da storici e da economisti, costituisce un importante fattore di sviluppo economico, di specializzazione e di crescita, che condiziona l'imprenditorialità, gli investimenti, le produzioni e il lavoro delle città portuali e delle località costiere in generale.

La storia di Torre del Greco e del suo Monte pio dei marinai costituisce un caso esemplare di una città i cui abitanti hanno saputo modificare il loro rapporto con il mare, coniugando la tradizione creativa dell'artigianato campano con i colori e le variegate forme del corallo.

Gran parte dei pescatori torresi, che sino alla fine del secolo XVIII, si addentravano nelle acque del Mediterraneo, spesso catturati dai "barbareschi", si sono nel tempo trasformati in artigiani dediti alla lavorazione e al commercio di manufatti di corallo.

Negli ultimi decenni del 1800 la città di Torre Del Greco aveva una florida attività produttiva, assecondata certamente dalla fertilità del suolo e della mitezza del clima che aveva favorito la nascita di una manodopera addetta alla lavorazione di varie tipologie di attività come per esempio la lavorazione della pietra lavica. Ma certamente il settore più vasto dell’economia torrese, era caratterizzato, in quegli anni, dalle diverse attività inerenti al mare a cui era legata l’attività della pesca e la lavorazione del corallo. L’attività ittica della pesca era presente già ai tempi antichi che si basava essenzialmente per soddisfare i bisogni primari e poi con il tempo è diventata un’attività connessa volta allo scambio con terzi. Agli inizi del ‘900 la pesca –investita da forte crisi- non era più un’attività fiorente come in passato. Finito il periodo d’oro per le attività di pesca molti armatori dovettero trasformarsi da proprietari di “coralline” a proprietari di velieri atti al trasporto marittimo di merci. In questo periodo furono molti i torresi che investirono risparmi e capitali nei traffici marittimi. La forte diminuzione dell’attività di pesca, sia del pesce che del corallo e la conseguente diminuzione della lavorazione di quest’ultimo, hanno indotto molti torresi ad intraprendere l’attività di marittimi su navi da trasporto merci o passeggeri ma anche questo settore sarà destinato ad entrare in crisi già dagli anni ’50. Nonostante negli ultimi anni il settore sia attraversato da una profonda crisi, esso rappresenta ancora un’attività che impegna una cospicua parte di torresi, soprattutto quelli che la portano avanti da generazioni.

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